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Modificato e recensito clinicamente da THE BALANCE Squadra
Fatto verificato

Le fobie sono paure irrazionali e sproporzionate rispetto al pericolo reale. Esistono diversi tipi di fobia e possono causare sintomi fisici e psicologici, tra cui attacchi di panico, crisi d’ansia, tremori, vertigini, tachicardia (battito cardiaco accelerato), sudorazione e quant’altro. Le fobie non sono l’esito di un’unica causa, ma la combinazione di diversi fattori che possono svilupparsi durante l’infanzia, l’adolescenza o la prima età adulta. Tuttavia, non sono ancora completamente chiare le cause scatenanti di alcuni tipi di fobia. Il trattamento di questo disturbo varia a seconda della gravità e dell’intensità dei sintomi. Nella maggior parte dei casi, le fobie possono essere curate con la psicoterapia. Solo nel caso in cui il soggetto sviluppi forti sintomi ansiosi o depressivi, è possibile ricorrere all’utilizzo di farmaci.

La fobia è una paura esagerata e persistente, che dura nel tempo. L’oggetto di tale paura è un qualcosa che non giustifica l’intensità di terrore provata dal soggetto. Infatti, si tratta di una paura sproporzionata al pericolo reale e che non può essere controllata razionalmente. L’individuo è, quindi, portato ad evitare l’oggetto o la situazione che gli reca paura. Tuttavia, la persona riconosce che la fobia è irragionevole.

La fobia rientra nei disturbi d’ansia ed è caratterizzata da:

  • Ansia e paura particolarmente marcate per un oggetto o una situazione specifica;
  • Risposta quasi sempre immediata di ansia o paura allo stimolo temuto;
  • Ansia e paura sproporzionate rispetto al pericolo reale;
  • Evitamento dello stimolo;
  • Ansia, paura ed evitamento persistenti (almeno 6 mesi o più);
  • Compromissione del funzionamento lavorativo, sociale, scolastico, personale e quant’altro, causata da ansia, paura ed evitamento;
  • Disagio clinicamente significativo.

Le fobie sono molto personali, in quanto rappresentano una paura estrema nei confronti di un oggetto, un’attività o una determinata situazione che normalmente altri individui tollerano perfettamente. La radice di questa problematica è da ricercare nella storia personale del soggetto. Indagandone le cause con un esperto del settore (uno psicologo, uno psicoterapeuta o uno psichiatra), è possibile arrivare alla fonte della paura irrazionale, capire i meccanismi che si sono instaurati nella mente del soggetto e poter agire di conseguenza con il trattamento più adeguato, così da ridurre significativamente i sintomi e, col tempo, superare la fobia in questione.

A differenza della fobia, la paura ha un valore adattivo, ossia permette di avvisare la persona circa un pericolo o uno stimolo potenzialmente dannoso. La paura è proporzionata al rischio a cui si è consapevoli di essere esposti. Si tratta di una componente fondamentale che consente all’essere umano di sopravvivere, in quanto è in grado di valutare eventuali pericoli reali, e che permette all’organismo di attivarsi e reagire al potenziale stimolo dannoso.

La fobia, invece, è determinata da una situazione non realmente pericolosa, ma percepita come tale dal soggetto. Al contrario della paura, non è proporzionale al rischio effettivo. Questo provoca ansia ingiustificata e attacchi di panico. La persona tende, quindi, a rispondere con l’evitamento, ossia cerca di evitare lo stimolo che causa la fobia.

Le cause delle fobie possono essere molteplici. Prima di vederle, però, è necessario fare una distinzione tra:

  • Fobie specifiche (semplici): riguardano situazioni, sensazioni e oggetti specifici. In genere, l’origine va ricercata nell’infanzia o nell’adolescenza e la loro gravità è destinata a diminuire con il tempo. Solitamente, riguardano:
    • Fobie verso gli animali, come cani, serpenti, roditori, ecc.;
    • Fobie ambientali, come le altezze, i germi o l’acqua profonda;
    • Fobie situazionali, come andare dal dentista o prendere l’aereo;
    • Fobie corporee, come sangue, vomito, aghi o iniezioni;
    • Fobie sessuali, come ansia da prestazione o paura di contrarre un’infezione sessualmente trasmissibile.
  • Fobie complesse: generalmente, si sviluppano in età adulta e sono maggiormente limitanti, ossia compromettono notevolmente la qualità di vita del soggetto. Possono generare paure profondamente radicate e associate a specifiche circostanze, come la fobia sociale o l’agorafobia. Non sono ben chiare le cause delle fobie complesse. Tuttavia, sembra che siano riconducibili ad una predisposizione genetica, che coinvolge i processi biochimici del cervello.

Tra i vari fattori che possono innescare una fobia, è possibile menzionare:

  • Traumi subiti durante l’infanzia;
  • Reazione al comportamento di un familiare, ossia un comportamento appreso dai genitori, dai fratelli o dalle sorelle;
  • Predisposizione genetica;
  • Incidenti avvenuti in età infantile o adolescenziale.

Disclaimer: le informazioni fornite non sono da considerarsi necessariamente esaustive.

Le fobie possono causare diversi sintomi, sia di tipo fisico che psicologico. Spesso, innescano veri e propri attacchi di panico, i quali si manifestano all’improvviso e senza alcun preavviso.

Tra i sintomi fisici, è possibile menzionare:

  • Sudorazione eccessiva;
  • Tremori;
  • Vertigini;
  • Fastidio al petto;
  • Difficoltà a deglutire;
  • Tensione muscolare;
  • Vampate di calore;
  • Brividi;
  • Battito cardiaco accelerato (tachicardia);
  • Difficoltà a respirare (dispnea);
  • Nausea;
  • Dolori addominali;
  • Intorpidimento.

I sintomi psicologici, invece, comprendono:

  • Paura di perdere il controllo;
  • Forte stato di tensione e nervosismo;
  • Attenzione focalizzata sullo stimolo che innesca la paura;
  • Confusione mentale;
  • Timore di svenire;
  • Disorientamento;
  • Ansia elevata;
  • Evitamento;
  • Impulso alla fuga;
  • Paura di morire;
  • Derealizzazione (sensazione di perdere il contatto con la realtà).

Disclaimer: si ricorda che l’elenco dei sintomi non è necessariamente esaustivo.

Il trattamento delle fobie dipende dalla gravità del disturbo. Nei casi più lievi, solitamente, il paziente non necessita di particolari terapie. Infatti, basterebbe evitare l’oggetto della paura per riuscire a gestire i sintomi. Negli altri casi, invece, è consigliata una combinazione di trattamenti diversi, come la psicoterapia e la terapia farmacologica (solo se necessaria).

Psicoterapia

Le tecniche più efficaci sono la terapia cognitivo-comportamentale e la mindfulness. Durante le sessioni di psicoterapia, il paziente imparerà a gestire le proprie paure, modificando attivamente il proprio modo di pensare e il proprio comportamento. Un trattamento di successo è la terapia dell’esposizione. Attraverso l’esposizione graduale alla propria fobia, il soggetto potrà approcciarsi con meno ansia all’oggetto della propria paura. Per esempio, nel caso della fobia dei serpenti, lo psicoterapeuta può esporre il paziente a vari stimoli graduali, come la lettura di un libro su questi rettili, la visione di un’immagine, per poi arrivare a visitare l’animale dal vivo, fino a – nello stadio finale – riuscire a toccarlo con mano.

Terapia farmacologica

Generalmente, la terapia farmacologica non è consigliata, a meno che il paziente non presenti gravi sintomi depressivi o ansiosi. In tal caso, l’esperto potrebbe prescrivere:

  • Antidepressivi: come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), sono utili in caso di ansia, fobia sociale o disturbo da panico;
  • Tranquillanti: come le benzodiazepine, vengono usati per brevi periodi di tempo, in quanto possono causare dipendenza. Sono utili per trattare i sintomi ansiosi;
  • Beta-bloccanti: solitamente, sono farmaci usati per contrastare alcuni problemi cardiovascolari, ma in questo caso possono essere utilizzati per ridurre i sintomi dell’ansia, come le palpitazioni e la tachicardia.

Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive.

Oltre ad affidarsi ad uno specialista, per superare una fobia, è possibile anche adottare alcuni accorgimenti, quali:

  • Praticare le tecniche di rilassamento, ossia diversi esercizi che coinvolgono la respirazione. È possibile imparare la pratica da esperti del settore oppure lasciarsi guidare da appositi video o audio registrati da professionisti;
  • Provare la tecnica della visualizzazione, che combina le tecniche di rilassamento e respirazione con la visualizzazione a livello mentale. Il soggetto può visualizzare come affrontare con successo la propria fobia;
  • Rivolgersi a gruppi di auto-aiuto, in quanto permette di condividere la propria esperienza con altre persone che soffrono della stessa problematica.

Inoltre, altre modifiche al proprio stile di vita possono aiutare a ridurre la sintomatologia, come:

  • Svolgere attività fisica con regolarità e costanza;
  • Seguire un regime alimentare sano, vario ed equilibrato;
  • Dormire almeno 8 ore a notte;
  • Ridurre o eliminare sostanze stimolanti, come la caffeina o la teina.

Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive.

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