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Le allucinazioni uditive sono fenomeni psichici in cui si ha la sensazione di percepire suoni, rumori o voci che in realtà non esistono. Esse sono la forma di allucinazione più comune e possono dipendere da diversi fattori. In alcuni casi, non devono destare preoccupazione, in quanto considerate del tutto normali. In altri, tuttavia, possono essere un sintomo di una patologia organica o mentale importante. Per tale motivo, è indispensabile parlarne con il medico quanto prima, in modo che si possa indagare la causa sottostante e procedere con il trattamento più adeguato. In questo articolo, approfondiremo i diversi tipi di allucinazioni uditive, le relative cause, le possibili condizioni associate, nonché i vari trattamenti disponibili.

Sentire rumori che non ci sono o voci inesistenti è un fenomeno definito paracusia o allucinazioni uditive. Il soggetto che lo sperimenta può sentire suoni o parole di natura minacciosa, persecutoria o insultante, che non provengono da uno stimolo esterno reale. Tale condizione può verificarsi come sintomo di specifiche condizioni psichiatriche, come la schizofrenia, in momenti di forte stress o a causa di altre patologie organiche.

Le allucinazioni uditive possono essere di due tipi principali:

  • Allucinazioni verbali uditive: si riferiscono al sentire voci in assenza di qualsiasi persona parlante. Tale fenomeno può assumere diverse sfaccettature, in termini della frequenza con cui si manifestano le voci, di cosa dicono, come suonano o se risultano familiari o meno. Per esempio:
    • Possono provenire da una o più fonti;
    • Può trattarsi di una voce singola o di più voci;
    • Possono parlare direttamente con il soggetto, dargli ordini, discutere con lui o descrivere eventi in corso;
    • Possono essere positive, negative o neutre;
    • Possono essere di natura angosciante o sconvolgente;
    • Possono ordinare al soggetto di fare qualcosa che potrebbe recare danno a sé stesso o agli altri.
  • Udire suoni o rumori: l’altra tipologia di allucinazioni uditive si riferisce al sentire suoni e rumori che non esistono, come musica, richiami di animali, suoni della natura o altri rumori di sottofondo. Il soggetto può percepire questi suoni come provenienti dallo spazio intorno a sé o direttamente dalla propria mente. Tali rumori possono variare di volume e intensità, per esempio da molto bassi a molto alti.

Un’altra distinzione da fare riguarda le allucinazioni uditive dormiveglia, quali:

  • Allucinazioni ipnagogiche, ossia sentire le voci o i suoni mentre ci si sta addormentando. Spesso, le allucinazioni uditive sono accompagnate da paralisi del sonno;
  • Allucinazioni ipnopompiche, ossia udire voci o rumori mentre ci si sveglia. Un esempio comune potrebbe essere svegliarsi sentendo bussare o suonare il campanello.

Questa tipologia di allucinazioni è considerata del tutto normale e non dovrebbe destare preoccupazioni. Infatti, circa il 70% della popolazione le sperimenta almeno una volta nella vita. Al contrario, sentire voci o rumori inesistenti quando si è completamente svegli potrebbe essere sintomo di patologie mentali o altre condizioni. Pertanto, è indispensabile rivolgersi al medico per degli accertamenti.

Disclaimer: le informazioni fornite non sono da considerarsi necessariamente esaustive.

Le cause delle allucinazioni uditive possono essere molteplici. In linea generale, possono essere attribuite a fattori:

  • Genetici: i soggetti che hanno familiarità con il disturbo, ossia un parente stretto che sente le voci, hanno maggiori probabilità di soffrirne a loro volta.
  • Prenatali: le allucinazioni uditive, in alcuni casi, possono essere dovute a complicazioni avvenute durante la gestazione o all’esposizione a infezioni o sostanze tossiche.
  • Psicologici: tra i fattori psicologici che possono determinare la comparsa di allucinazioni uditive, vi sono:
    • Stress: eventi di vita fortemente stressanti possono comportare un malfunzionamento del sistema percettivo;
    • Deprivazione del sonno: la mancanza di sonno può alterare l’equilibrio chimico del cervello, portandolo a interpretare in modo errato i segnali sensoriali e creando delle percezioni non reali. Altri disturbi del sonno, come l’insonnia o la narcolessia, possono contribuire all’insorgenza della condizione;
    • Traumi: abusi, lutti o altre esperienze traumatiche possono provocare un profondo disagio psicologico e causare la comparsa di allucinazioni uditive;
    • Isolamento emotivo: anch’esso può contribuire allo sviluppo del fenomeno, a causa della mancanza di relazioni significative e di supporto psicologico;
    • Disturbi psicologici: alcune patologie psichiatriche possono causare le allucinazioni uditive. Tra queste, ricordiamo la schizofrenia, il disturbo bipolare e il disturbo da stress post-traumatico.
  • Neurologici: anche le alterazioni o le patologie a livello neurologico possono contribuire allo sviluppo della condizione. Tra queste, possono esserci:
    • Squilibri chimici del cervello: le alterazioni di alcuni neurotrasmettitori, come la dopamina o la serotonina, possono compromettere il corretto funzionamento cerebrale e causare la comparsa del fenomeno;
    • Anomalie cerebrali: anche le lesioni a carico del cervello, in particolare del lobo temporale, possono distorcere l’elaborazione sensoriale;
    • Emicrania con aura: questa patologia può causare un’alterazione dell’attività elettrica del cervello e, conseguentemente, la comparsa di allucinazioni uditive;
    • Epilessia: anch’essa può contribuire allo sviluppo della condizione, a causa dell’attività anomala del cervello, tipica della patologia;
    • Demenza: come il morbo di Alzheimer, può causare un deterioramento cognitivo, con conseguente comparsa di allucinazioni uditive;
    • Assunzione di farmaci, sostanze stupefacenti e alcol: le allucinazioni uditive possono presentarsi come effetto collaterale, ma tendono a scomparire con la sospensione della sostanza.
    • Iperstimolazione o deprivazione sensoriale: l’esposizione prolungata a suoni e rumori può causare la comparsa di allucinazioni uditive. Anche in condizione di totale assenza di suoni, la mente potrebbe creare voci per compensare la mancanza di stimoli;
    • Altre malattie: come neoplasie cerebrali o febbre alta possono contribuire all’insorgenza del disturbo. Anche i problemi dell’udito possono originare allucinazioni semplici, come acufene, o complesse, come discorso e musica.

È bene ricordare che, spesso, vi sono più fattori concomitanti. Pertanto, può essere difficile attribuire il fenomeno ad una singola causa.

Disclaimer: le informazioni fornite potrebbero non essere esaustive.

Le condizioni di salute mentale che possono comprendere tra i sintomi le allucinazioni uditive sono:

  • Schizofrenia;
  • Disturbo bipolare;
  • Disturbo da stress post traumatico;
  • Disturbo d’ansia;
  • Depressione maggiore.

Tuttavia, come già accennato in precedenza, le allucinazioni uditive non sono solo sintomo di malattie mentali, ma possono essere causate anche da altri fattori. Per questo, è fondamentale rivolgersi ad un medico per indagarne le cause.

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Le allucinazioni uditive da stress rappresentano un fenomeno abbastanza comune e si riferiscono alla percezione di suoni o voci inesistenti, come squilli, ronzii, sibili, musica e quant’altro, in momenti di vita particolarmente stressanti. Lo stress, infatti, altera la capacità del cervello di distinguere tra input interni ed esterni. Sostanzialmente, il cervello interpreta erroneamente i normali stimoli interni traducendoli come se provenissero da una fonte esterna. Per esempio, il ricordo di una voce o di un suono può essere attivato e far credere al soggetto che lo stia udendo nel momento presente. Le allucinazione uditive da stress possono manifestarsi sotto forma di:

  • Squilli, ronzii, sibili, ticchettii, ruggiti;
  • Voci che vengono percepite come provenienti dall’esterno, anche se nessun altro può sentirle;
  • Frammenti di conversazioni, musica o altri rumori;
  • I propri pensieri pronunciati ad alta voce;
  • Voci critiche, minacciose o di comando;
  • Aumento dell’intensità dei suoni in dormiveglia;
  • Voci che chiamano il proprio nome.

Le allucinazioni uditive possono essere accompagnate da altri sintomi tipici dello stress eccessivo, come ansia, irritabilità, difficoltà di concentrazione, paranoia, sonno disturbato e tono dell’umore basso.

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Sì, la correlazione tra ansia e allucinazioni è evidente. Da un lato, le allucinazioni associate all’ansia severa possono essere causate da livelli eccessivamente alti di stress. Dall’altro, la comparsa di allucinazioni uditive provoca nel soggetto forte agitazione, preoccupazione e ansia, sia per la paura di soffrire di patologie di natura mentale che per il contenuto stesso delle voci percepite. L’individuo può, quindi, aver paura di perdere il controllo, di essere giudicato o di stare per impazzire. L’ansia generata può compromettere sensibilmente la qualità di vita del soggetto, in quanto può influenzare negativamente il sonno, la concentrazione, il lavoro e le relazioni sociali. Tale condizione, talvolta, può condurre a depressione, isolamento sociale e autolesionismo. Per tale motivo, è indispensabile parlare con il medico di tutti i sintomi associati, così da poter individuare la causa scatenante ed optare per il trattamento più adeguato.

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La diagnosi viene effettuata da un neurologo, uno psichiatra o un neuropsicologo. Essendo un sintomo di un’altra condizione (e non una patologia di per sé), è fondamentale individuarne la causa per poi sviluppare il corretto piano di trattamento. In fase di valutazione, gli esperti raccolgono informazioni sulla storia familiare e personale del paziente, sui sintomi, sull’impatto che hanno sulla sua vita e quant’altro. Al fine di escludere altre patologie sottostanti, i medici sottopongono il paziente ad un esame obiettivo e, successivamente, utilizzano specifici strumenti diagnostici per valutare la severità della sintomatologia e la presenza di altri disturbi mentali. Talvolta, la diagnosi deve essere di tipo differenziale e coinvolgere più specialisti, per escludere altre cause, come l’epilessia, i disturbi del sonno, la presenza di un tumore cerebrale, una condizione di abuso di sostanze e quant’altro. È bene ricordare che la diagnosi non è sempre facile, motivo per cui spesso il paziente viene sottoposto a una moltitudine di esami differenti, ma necessari per una formulazione accurata.

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Il trattamento delle allucinazioni uditive varia in base alla causa scatenante, alle caratteristiche e alle esigenze del singolo soggetto. È importante, quindi, sottolineare che non esiste un’unica soluzione uguale per tutti. In linea generale, il trattamento di elezione comprende la terapia farmacologica e quella psicologica o una combinazione delle due. Lo scopo delle terapie è quello di ridurre la frequenza e l’intensità del fenomeno, insegnare al paziente a gestire la condizione, nonché aumentare la qualità di vita del soggetto.

Se le allucinazioni uditive sono causate da patologie di natura mentale, lo specialista, a seguito della corretta diagnosi, può prescrivere determinati farmaci, come:

  • Antipsicotici, in quanto aiutano a ridurre la frequenza e la gravità del fenomeno nei soggetti che soffrono di schizofrenia;
  • Ansiolitici, in quanto vengono impiegati per ridurre la sintomatologia ansiosa;
  • Antidepressivi e stabilizzatori dell’umore, in quanto aiutano a gestire i sintomi in persone con grave depressione o episodi maniacali;
  • Medicinali per disintossicare il paziente dalle sostanze di abuso, qualora la condizione fosse causata dal consumo eccessivo di alcol, farmaci o stupefacenti;
  • Farmaci per la demenza, nel caso in cui le allucinazioni uditive siano dovute al deterioramento cognitivo causato dall’avanzare dell’età;
  • Farmaci antitumorali o intervento chirurgico per ridurre o rimuovere il tumore cerebrale, nel caso in cui questa fosse la causa scatenante;
  • Antiepilettici, qualora la condizione fosse provocata da una forma di epilessia.

In combinazione alla terapia farmacologica, la psicoterapia aiuta il paziente a convivere con il disturbo, riducendo l’impatto che esso ha sulla propria vita. Tra gli approcci più efficaci, ricordiamo:

  • Terapia cognitivo-comportamentale: aiuta il soggetto a cambiare il modo in cui vive il fenomeno allucinatorio, favorendo un maggior controllo su di esso e riducendo, così, la sofferenza emotiva legata alla condizione.
  • Terapia dell’accettazione e dell’impegno (Acceptance and Commitment Therapy): favorisce l’accettazione attiva delle voci da parte del paziente e lo aiuta a vivere una vita soddisfacente, nonostante la presenza della condizione.

Altri tipi di trattamento possono includere l’utilizzo di tecnologie innovative per migliorare la gestione del fenomeno. Tra questi, ricordiamo:

  • L’utilizzo della realtà virtuale per creare ambienti virtuali sicuri e controllati in cui il paziente può confrontarsi con il fenomeno allucinatorio in un contesto terapeutico. Questa terapia ha dimostrato una riduzione significativa della frequenza e dell’intensità delle allucinazioni uditive in pazienti affetti da schizofrenia.
  • La stimolazione magnetica transcranica (TMS) è una tecnica non invasiva che sfrutta i campi magnetici per stimolare specifiche aree del cervello. Anche questa terapia ha dimostrato un significativo miglioramento della condizione in pazienti affetti da disturbo bipolare.

Nonostante l’utilizzo della tecnologia stia dando prova del suo notevole potenziale nel trattamento delle allucinazioni uditive, sono necessarie ulteriori ricerche e studi per comprovarne l’efficacia a lungo termine.

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